Incidente Di Roswell

Correva l’anno 1947 ed era un caldo inizio del mese di luglio. Un oggetto volante non identificato (UFO, Unidentified Flying Object) precipita in un ranch vicino ad una pacifica e silenziosa cittadina del, New Mexico, Roswell. La cittadina ospitava 30mila abitanti ed è sempre stato un molto tranquillo dato che per lo più era abitata da coltivatori e veterani della guerra che si godevano una meritata pensione.

L’incidente, secondo le credenze dei testimoni e prove rese a favore della tesi, divenne celebre per aver suscitato quello che forse ad oggi rimane uno dei più grandi casi di cover-up (insabbiamento) da parte del Governo USA. Secondo la maggior parte si trattava di un vero e proprio Disco Volante ALIENO!

L’ufficio per le relazioni pubbliche della Roswell Army Air Field (RAAF – Base Aerea dell’Aeronautica Militare Statunitense) che si trovava a più o meno 5 km di distanza dalla cittadina di Roswell, diffuse un comunicato in cui si diceva che i militari della base avevano recuperato da un ranch diversi rottami appartenenti a un «disco volante». La notizia fu ripresa da un giornale locale, il Roswell Daily Record, e da lì finì sui giornali nazionali.

Incidente di Roswell: Pallone Sonda?

Il Ranch dove sarebbe avvenuto l’impatto era di proprietà di un certo William Ware Mac Brazel. Il signor Brazel trovò alcuni detriti (nello specifico lamiere, legno e pezzi di lattice) nel suo ranch il 4 luglio, e qualche giorno dopo andò a riferirlo allo sceriffo di Roswell. Con l’aiuto di un militare lo sceriffo eseguì quello che fu un primo sopralluogo recuperando il materiale precipitato e depositatosi sul Ranch di Brazel. Il 9 luglio del 1947 la versione del ritrovamento del disco volante fu smentita dal governo e dall’esercito degli Stati Uniti. I rottami vennero trasferiti a Dallas per essere analizzati e l’oggetto venne identificato come “pallone sonda” usato dalle stazioni metereologiche per raccogliere dati inerenti all’atmosfera (quota, umidità, temperatura, ecc.). Alcuni giornali pubblicarono le foto dei rottami, a dimostrazione del fatto che si trattava di un pallone sonda e non di un disco volante. Il caso fu così risolto e in poche settimane i media persero interesse per l’incidente di Roswell.

Incidente di Roswell: Intervista

Stanton T. Friedman, noto fisico e appassionato di ufologia, si recò a Roswell per intervistare alcuni testimoni che furono presenti durante “l’incidente” e ottenne un’intervista con Jesse Marcel, uomo che ricopriva il ruolo di maggiore dell’esercito che nel 1947 aveva mostrato alla stampa i rottami rinvenuti nel Ranch. Il maggiore confidò a Stanton che la versione del pallone sonda faceva parte di un’operazione di insabbiamento architettata dall’esercito e dal governo USA per nascondere la verità su ciò che era realmente precipitato a Roswell. Secondo il fisico e ufologo, Stanton, i detriti ritrovati nel Ranch di Roswell appartenevano ad un’astronave esplosa in volo.

Incidente di Roswell: Rapporto Ufficiale

Dopo la prima metà degli anni 90 gli appassionati al caso provarono in tutti i modi a smascherare l’astuto insabbiamento da parte del Governo e quest’ultimo si vede costretto a pubblicare due rapporti ufficiali inerenti all’incidente. In tali rapporti venne svelato che effettivamente si trattava di un pallone sonda (non per i controlli metereologici) appartenente al progetto segreto “Mogul” che doveva tenere sotto controllo le attività militari dell’Unione Sovietica. Tali palloni sonda avevano dimensioni molto grandi, compatibili con i rottami che furono recuperati dopo l’incidente di Roswell. Nel rapporto venne indicato che il pallone in questione era stato lanciato da una base chiamata Alamogordo, sempre nel New Mexico, da una distanza che giustificava lo spargimento dei vari pezzi della sonda nella zona del Ranch.

Incidente di Roswell: Area 51

Tutti coloro che si sono opposti alla spiegazione del Governo sostengono che sul luogo dell’incidente furono ritrovati dei corpi alieni e che sarebbero stati successivamente trasportati presso la famosa tanto quanto segreta Area 51, nel Nevada. Tuttavia l’unica prova al riguardo, (prova successivamente smentita) riguardava un filmato nel quale potevamo assistere ad un’autopsia della presunta creatura di origine aliena. Tale filmato venne reso pubblico da un produttore britannico, Ray Santilli, che qualche anno dopo confermò essere fasullo.

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